Chiesa Parrocchiale di Sant` Antonio Abate

Chiesa Parrocchiale di Sant` Antonio Abate

Villa Pasquali è dominata dalla mole imponente della parrocchiale di Sant'Antonio Abate, e rappresenta una splendida sorpresa per il visitatore che certo non può prevederla in un piccolo borgo.

Il tempio, giustamente famoso per le scenografie architettoniche e le decorazioni rococò, fu edificato nella seconda metà del 700 per volere del parroco Giovan Battista Pedrazzi e con l'apporto delle più importanti confraternite della parrocchia, su progetto dell'architetto Antonio Galli Bibiena, che forse si rifece a un disegno eseguito precedentemente dal padre Ferdinando Galli per la stessa chiesa. Antonio Galli Bibiena, scenografo e architetto teatrale come altri esponenti della sua famiglia, creò un edificio dall'impianto solenne e dalla modulazione vigorosa.

Qui, come nella Cappella del S.S. Sacramento di Sabbioneta, l'impostazione è scenografica, con forti suggestioni teatrali.

La chiesa venne innalzata tra il 1765 e il 1784; nel Novembre del 1766 la cupola e l'area presbiteriale crollarono improvvisamente, e in seguito si tornò a cosrtuire e l'edificio venne ultimato ad esclusione della seconda torre e degli intonaci della facciata. Infatti, tuttora la facciata è in cotto, su due ordini separati da una cornice fortemente aggettante.

L'interno, di impianto longitudinale, è a navata unica con tre cappelle laterali per lato, comunicanti tra loro.

Le quattro cappelle minori sono a pianta quadrata e concluse da cupolette con lanterna impreziosite da stucchi dorati.

Le due cappelle maggiori coincidono con le absidi dei bracci del transetto. La loro copertura, insieme a quella dell'abside presbiteriale e della cupola, è risolta con un artificioso sistema a doppia calotta: la più interna, in cotto, è traforata a giorno, quella esterna, in muratura continua, è dipinta in azzurro con graziose figure di putti. La luce, proveniente dalle strette feritoie appositamente ricavate sui muri perimetrali dell'intercapedine creatasi fra le due volte, accarezza le possenti nervature della copertura traforata con suggestivi effetti luministici. Nella decorazione di tutti gli spazi interni prevale l'uso sapiente di materiali poveri, calce e stucchi dorati di gusto rocaille, modellati a conchiglia, girali ed elementi vegetali, e di tenui colori pastello, azzurro e rosa, armonizzatoda surreali effetti luminosi.

Non mancano statue e dipinti da segnalare: la pala d'altare, copia della Tentazione di Sant'Antonio (Agostino Amadini, pittore cremonese), da un'opera del Malosso in Sant'Agostino a Cremona, la Visitazione dei Magi della controfacciata, opera di Francesco Antonio Chiozzi, gli affreschi, sempre in controfacciata, con la Vergine Annunciata e l'Angelo Annunciante di Giovanni Morini.

Nel 1841 Raimondo Cavalletti costruì l'organo.

(da Arte, Fede, Storia – Sometti Editoriale)

Dalle 14.00 alle 16.30
Dedicata a Sant`Antonio Abate.
Festa del Patrono: 17 Gennaio

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